Dopo la realizzazione dell’attuale cappella, del campanilee di un distaccatosantuario della Parola con annessa sacrestia, sorse la necessità di utilizzare al meglioi locali del cosiddetto“meno uno”per cuisi pensò di prevedere, oltre agli esistentiambienti,anche una cucina professionale e una sala mensa.
Tutto ciò diede inizioall’utilizzo effettivo comecasa di ritiri spiritualicheprese il nome appunto“DomusBeataMaria Tuci”.
Come è riportatonel sito del seminario, l’intera strutturaè stata voluta dalVescovo di Lezhe, Mons. Ottavio Vitaleche avendo accolto la realtà del CamminoNeocatecumenale nella sua diocesi, ha visto la necessità di prevedereun seminariodiocesano missionario per la formazione di presbiteridiocesaniche avrebberoaiutato le esistenti comunitàneocatecumenali dell’Albania, la chiesa locale e,essendo missionari, tutta laChiesa universale.